14 - LA TEMPERANZA
( Samael Aun Weor ) - Il XIV arcano mescola l'elisir rosso (l'uomo) con il bianco (donna) ottenendo da questa miscela l'Elisir di lunga vita. Quello della donna emana dalla Luna, quello dell'uomo dal Sole. Il sesso è il centro più importante e più rapido dell'essere umano.
( Mouni Sadhu ) - La comprensione di come armonizzare ermeticamente gli elementi attivo e passivo, filtrati dalla personalità umana. Il fine dell'armonizzazione dell'aura è di livellare tutte le manifestazioni della nostra capacità di ricevere e creare il perfetto mondo interiore nel cuore dell'individualità Androgine. Il XIV arcano è la legge dell'equilibrio universale, l'idea della Pace finale, perenne, che è il substrato di tutti i movimenti ed i cambiamenti.
( Oswald Wirth ) - Anzichè sopprimere la vita, la Morte la ringiovanisce perpetuamente; dissolve il contenente per liberare il contenuto. Il XIV arcano travasa incessantemente questo liquido (il contenuto) da un recipiente perituro ad un altro, senza che ne vada mai perduta una goccia. L'Angelo della Vita (la Temperanza) versa perennemente il liquido da un'urna d'Argento ad un'urna d'Oro. Le urne non corrispondono ai grossolani involucri corporei, alludono invece alla duplice atmosfera psichica di cui l'organismo materiale è solo la zavorra terrena. Oro: solare, attivo, coscienza, ragione. Argento: lunare, passivo, sensitivo.
( Hajo Banzhaf ) - E' l'alta misura di equilibrio, la giusta miscela. Armonia, tranquillità e pace dell'anima sono le sue caratteristiche. L'Arcano XIV ci invita ad attivare dei lati finora non vissuti introducendo volutamente i contrasti per ampliare così lo spettro interno di una nuova prospettiva.
( Aleister Crowley ) - Il sentiero che porta da Jesod a Thiphereth: l'operazione alchemica sale come un raggio di luce dal calderone di Jesod allargandosi in un fiore dei colori dell'arcobaleno in Jesod.
sabato 27 novembre 2010
martedì 23 novembre 2010
LA MORTE
13 - LA MORTE
( Samael Aun Weor ) - La Morte in realtà è il ritorno nella matrice; la morte e la vita sono due fenomeni della stessa cosa. Non c'è nessun domani per la personalità del morto, questa ha un principio ed una fine. I valori della coscienza si trovano imbottigliati negli Io (una legione di fantasmi). Questo è ciò che continua. L'Anima non ritorna perchè l'uomo non ha ancora incarnato la sua anima; solo i valori ritornano. Tre forme umane vanno al sepolcro: 1-il cadavere fisico, 2-il corpo vitale e 3-la personalità. Quello che continua e non va al sepolcro è l' Ego, il sè stesso, il me stesso, l' Io, una certa somma di Io diavoli che personificano i nostri difetti psicologici. Quello che continua dopo la morte non è qualcosa di molto bello. L'unica cosa decente che esiste nel fondo di queste entità è l' Essenza, la Psiche, il Buddhata. Questi aggregati psichici si muovono nel mondo Mentale ed Astrale.
( Oswald Wirth ) - Ciò che è cambia aspetto ma non viene mai distrutto: tutto persiste, modificandosi indefinitamente sotto l'azione del grande trasformatore, al quale gli esseri individuali debbono la loro origine. L'arcano XIII° libera le energie destinate ad entrare in nuove combinazioni vitali. Anzichè uccidere, la Morte fa rivivere, dissociando ciò che non può più vivere.Si collega al generatore attivo della Vita Universale di cui la Temperanza (XIV) simboleggia il dinamismo circolatorio, mentre il Diavolo (XV) ne rappresenta l'accumulazione statica. Saper morire è quindi il grande segreto dell'iniziato.
( Hajo Banzhaf ) - La Morte significa congedo e fine ed è il presupposto per il nuovo e ciò che deve venire. Si è arrivati alla fine di un processo evolutivo e si deve rinunciare alla vecchia concezione del mondo o alla vecchia identità. Il XIII° arcano è la capacità di lasciar andare perchè il vecchio si possa trasformare nel terreno fertile per ciò che deve venire.
( Aleister Crowley ) - L'asse Tiphereth - Netzah: la via della dissoluzione delle cose.
( Samael Aun Weor ) - La Morte in realtà è il ritorno nella matrice; la morte e la vita sono due fenomeni della stessa cosa. Non c'è nessun domani per la personalità del morto, questa ha un principio ed una fine. I valori della coscienza si trovano imbottigliati negli Io (una legione di fantasmi). Questo è ciò che continua. L'Anima non ritorna perchè l'uomo non ha ancora incarnato la sua anima; solo i valori ritornano. Tre forme umane vanno al sepolcro: 1-il cadavere fisico, 2-il corpo vitale e 3-la personalità. Quello che continua e non va al sepolcro è l' Ego, il sè stesso, il me stesso, l' Io, una certa somma di Io diavoli che personificano i nostri difetti psicologici. Quello che continua dopo la morte non è qualcosa di molto bello. L'unica cosa decente che esiste nel fondo di queste entità è l' Essenza, la Psiche, il Buddhata. Questi aggregati psichici si muovono nel mondo Mentale ed Astrale.
L’ego continua nel seme dei nostri discendenti: ritorniamo incessantemente per ripetere sempre gli stessi drammi, le stesse tragedie.
( Mouni Sadhu ) - La Morte estingue soltanto apparentemente le cose in un dato piano; essa in realtà trasforma i valori di quel piano. Dobbiamo morire perchè un tempo abbiamo voluto esistere. La suprema vittoria sopra la Morte arriva insieme alla spiritualizzazione dell'uomo, cioè con la cessazione del suo rincorrere le manifestazioni meteriali della vita. Il XIII arcano non ha alcun potere sulla coscienza eternamente libera.( Oswald Wirth ) - Ciò che è cambia aspetto ma non viene mai distrutto: tutto persiste, modificandosi indefinitamente sotto l'azione del grande trasformatore, al quale gli esseri individuali debbono la loro origine. L'arcano XIII° libera le energie destinate ad entrare in nuove combinazioni vitali. Anzichè uccidere, la Morte fa rivivere, dissociando ciò che non può più vivere.Si collega al generatore attivo della Vita Universale di cui la Temperanza (XIV) simboleggia il dinamismo circolatorio, mentre il Diavolo (XV) ne rappresenta l'accumulazione statica. Saper morire è quindi il grande segreto dell'iniziato.
( Hajo Banzhaf ) - La Morte significa congedo e fine ed è il presupposto per il nuovo e ciò che deve venire. Si è arrivati alla fine di un processo evolutivo e si deve rinunciare alla vecchia concezione del mondo o alla vecchia identità. Il XIII° arcano è la capacità di lasciar andare perchè il vecchio si possa trasformare nel terreno fertile per ciò che deve venire.
( Aleister Crowley ) - L'asse Tiphereth - Netzah: la via della dissoluzione delle cose.
sabato 20 novembre 2010
L'APPESO
12 - L'APPESO
( Samael Aun Weor ) - L'arcano XII è l' Apostolato: ogni lavoro ha per obiettivo l'acquisizione dell'anima. E' anche l'alchimia sessuale: la croce dell'uomo deve legarsi con il triangolo-spirito mediante il fuoco sessuale. I 7 chakra e i 5 sensi sono le 12 facoltà. Nell' Arcano XII si trova racchiusa tutta la scienza e la filosofia della Grande Opera.
( Mouni Sadhu ) - Acquisizione dei propri diritti e volere esercitarli. Bilanciamento nei tre piani con saggezza dell'esperienza vitale. Sacrificio: atto di donazione anche a costo della propria perdita. Crocifissione sul simbolo della materia; la sua attenzione è dedicata alla terra, i suoi elementi migliori servono la Terra. Alla sommità c'è solo il punto di legamento, il fulcro. E' il messaggero dal piano Mentale al Fisico.
( Oswald Wirth ) - Con l'Arcano XII si entra nell'iniziazione Passiva o Mistica detta anche femminile o ionica. La personalità rinuncia all'esaltazione delle proprie energie; invece di comportarsi come centro d'azione autonomo si cancella per subire docilmente le influenze esteriori. La sua rinuncia passiva lo rende disponibile a ciò che agisce su di lui. La figura ricorda il segno alchemico del compimento della Grande Opera ( + posto superiormente ad un tringolo con vertice in basso). L'Appeso è inattivo e impotente nel corpo perchè la sua Anima si è liberata per avvolgere l'organismo fisico in un'atmosfera sottile. Non è più un essere terreno poichè la realtà materiale gli sfugge.
( Hajo Banzhaf ) - L'Appeso è la carta della svolta che ci annuncia, innanzitutto, che siamo in difficoltà. Nella paralisi esteriore di questa tranquillità forzata, si celano sia la necessità che la possibilità di arrivare ad una visione più ampia attraverso una profonda comprensione.
( Aleister Crowley ) - Il sentiero che porta da Geburah a Hod, la via dell'ostacolo.
( Samael Aun Weor ) - L'arcano XII è l' Apostolato: ogni lavoro ha per obiettivo l'acquisizione dell'anima. E' anche l'alchimia sessuale: la croce dell'uomo deve legarsi con il triangolo-spirito mediante il fuoco sessuale. I 7 chakra e i 5 sensi sono le 12 facoltà. Nell' Arcano XII si trova racchiusa tutta la scienza e la filosofia della Grande Opera.
( Mouni Sadhu ) - Acquisizione dei propri diritti e volere esercitarli. Bilanciamento nei tre piani con saggezza dell'esperienza vitale. Sacrificio: atto di donazione anche a costo della propria perdita. Crocifissione sul simbolo della materia; la sua attenzione è dedicata alla terra, i suoi elementi migliori servono la Terra. Alla sommità c'è solo il punto di legamento, il fulcro. E' il messaggero dal piano Mentale al Fisico.
( Oswald Wirth ) - Con l'Arcano XII si entra nell'iniziazione Passiva o Mistica detta anche femminile o ionica. La personalità rinuncia all'esaltazione delle proprie energie; invece di comportarsi come centro d'azione autonomo si cancella per subire docilmente le influenze esteriori. La sua rinuncia passiva lo rende disponibile a ciò che agisce su di lui. La figura ricorda il segno alchemico del compimento della Grande Opera ( + posto superiormente ad un tringolo con vertice in basso). L'Appeso è inattivo e impotente nel corpo perchè la sua Anima si è liberata per avvolgere l'organismo fisico in un'atmosfera sottile. Non è più un essere terreno poichè la realtà materiale gli sfugge.
( Hajo Banzhaf ) - L'Appeso è la carta della svolta che ci annuncia, innanzitutto, che siamo in difficoltà. Nella paralisi esteriore di questa tranquillità forzata, si celano sia la necessità che la possibilità di arrivare ad una visione più ampia attraverso una profonda comprensione.
( Aleister Crowley ) - Il sentiero che porta da Geburah a Hod, la via dell'ostacolo.
domenica 14 novembre 2010
LA FORZA
11-LA FORZA
( Samael Aun Weor ) - Nella Cabala è conosciuto anche con il nome di Persuasione. Il numero 11 è il "coagula et solve" degli alchimisti. Luomo è unita, la donna l'atra, questo è il numero 11.
( Mouni Sadhu ) - La carta enumera le condizioni necessarie perchè le forze evoluzionistiche possano venir risvegliate ed applicate:conoscenza dell'Astrale, purezza di intenzioni e fiducia in sè stessi.
( Oswald Wirth ) - L'energia suprema alla quale nessuna brutalità può resistere. L'Arcano XI non glorifica il vigore fisico dei muscoli ma l'esercizio di una potenza femminile ben più irresistibile nella sua dolcezza: ella sa che il leone (foga indisciplinata e veemenza passionale) rende benefici immensi a chi lo sa domare.
( Hajo Banzhaf ) - E' la soglia della seconda decade degli Arcani Maggiori nella quale inizia il viaggio verso le proprie profondità. L'Arcano XI mostra il superamento e la domatura della nostra natura animalesca. Non si tratta di combattere o di opprimere, bensì di accettare queste forze.
( Aleister Crowley ) - Il sentiero tra Chesed e Geburah, il piacere attraverso la gioia della forza esercitata.
( Samael Aun Weor ) - Nella Cabala è conosciuto anche con il nome di Persuasione. Il numero 11 è il "coagula et solve" degli alchimisti. Luomo è unita, la donna l'atra, questo è il numero 11.
( Mouni Sadhu ) - La carta enumera le condizioni necessarie perchè le forze evoluzionistiche possano venir risvegliate ed applicate:conoscenza dell'Astrale, purezza di intenzioni e fiducia in sè stessi.
( Oswald Wirth ) - L'energia suprema alla quale nessuna brutalità può resistere. L'Arcano XI non glorifica il vigore fisico dei muscoli ma l'esercizio di una potenza femminile ben più irresistibile nella sua dolcezza: ella sa che il leone (foga indisciplinata e veemenza passionale) rende benefici immensi a chi lo sa domare.
( Hajo Banzhaf ) - E' la soglia della seconda decade degli Arcani Maggiori nella quale inizia il viaggio verso le proprie profondità. L'Arcano XI mostra il superamento e la domatura della nostra natura animalesca. Non si tratta di combattere o di opprimere, bensì di accettare queste forze.
( Aleister Crowley ) - Il sentiero tra Chesed e Geburah, il piacere attraverso la gioia della forza esercitata.
lunedì 1 novembre 2010
RUOTA DELLA FORTUNA
10 - LA RUOTA DELLA FORTUNA
(Samael Aun Weor) - Questa è la ruota dei secoli, la ruota della fortuna, della reincarnazione e del Karma, la terribile ruota della retribuzione. In questa ruota si racchiude tutto il segreto dell'albero della conoscenza. La luce e le tenebre, la magia bianca e nera si combattono reciprocamente. Eros e Anteros, Caino e Abele vivono dentro noi stessi in un intenso duellare fino a che, scoprendo il mistero della Sfinge, impugniamo la spada fiammeggiante, liberandoci così dalla ruota dei secoli.Cabalisticamente è il regno o centro vitale.
(Mouni Sadhu) - E' il potere attivo dell'uomo microcosmo. Con l'idea dell'Archetipo e dei suoi influssi superiori è connessa anche l'idea della Legge. In esso influiscono tutti i principi e le correnti mentali. Questa ruota macina, prepara e assimila tutto; esalta una cosa e ne precipita un'altra, non lasciando nulla di immobile.
(Oswald Wirth) - L'individuo è il risultato dell'opposizione al tutto di cui fa parte. La ruota del divenire fluttua sull'oceano oscuro della vita caotica. Da una parte tutte le energie benefiche e costruttive che favoriscono la crescita dell'individuo e stimolano la sua irradiazione vitale; dall'altra il complesso degli agenti di distruzione, ai quali l'essere vivente deve resistere. Al di sopra della ruota, su di una piattaforma immobile, sta saldamente piazzata una sfinge, il principio di equilibrio e di fissità che assicura la stabilità transitoria delle forme individuali.
(Hajo Banzhaf) - Se la ruota è il presente che si gira costantemente nel futuro, allora il presente è l'ombelico della creazione nel quale il futuro viene generato dalla trasformazione del passato. Tutto è sottoposto ad un continuo cambiamento e attraverso l'occhio della Sfinge dobbiamo indirizzare il nostro sguardo sulle regole responsabili di questo gioco alterno. E' la nostra disponibilità interiore di adeguarci ai cambiamenti.
(Aleister Crowley) - L'asse Chesed Netzah: il gioco libero delle forze che soltanto grazie alla regolarità degli eterni cambiamenti rimane in equilibrio.
(Samael Aun Weor) - Questa è la ruota dei secoli, la ruota della fortuna, della reincarnazione e del Karma, la terribile ruota della retribuzione. In questa ruota si racchiude tutto il segreto dell'albero della conoscenza. La luce e le tenebre, la magia bianca e nera si combattono reciprocamente. Eros e Anteros, Caino e Abele vivono dentro noi stessi in un intenso duellare fino a che, scoprendo il mistero della Sfinge, impugniamo la spada fiammeggiante, liberandoci così dalla ruota dei secoli.Cabalisticamente è il regno o centro vitale.
(Mouni Sadhu) - E' il potere attivo dell'uomo microcosmo. Con l'idea dell'Archetipo e dei suoi influssi superiori è connessa anche l'idea della Legge. In esso influiscono tutti i principi e le correnti mentali. Questa ruota macina, prepara e assimila tutto; esalta una cosa e ne precipita un'altra, non lasciando nulla di immobile.
(Oswald Wirth) - L'individuo è il risultato dell'opposizione al tutto di cui fa parte. La ruota del divenire fluttua sull'oceano oscuro della vita caotica. Da una parte tutte le energie benefiche e costruttive che favoriscono la crescita dell'individuo e stimolano la sua irradiazione vitale; dall'altra il complesso degli agenti di distruzione, ai quali l'essere vivente deve resistere. Al di sopra della ruota, su di una piattaforma immobile, sta saldamente piazzata una sfinge, il principio di equilibrio e di fissità che assicura la stabilità transitoria delle forme individuali.
(Hajo Banzhaf) - Se la ruota è il presente che si gira costantemente nel futuro, allora il presente è l'ombelico della creazione nel quale il futuro viene generato dalla trasformazione del passato. Tutto è sottoposto ad un continuo cambiamento e attraverso l'occhio della Sfinge dobbiamo indirizzare il nostro sguardo sulle regole responsabili di questo gioco alterno. E' la nostra disponibilità interiore di adeguarci ai cambiamenti.
(Aleister Crowley) - L'asse Chesed Netzah: il gioco libero delle forze che soltanto grazie alla regolarità degli eterni cambiamenti rimane in equilibrio.
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